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The Nutcracker
lo schiaccianoci
con la partecipazione del Corpo di Ballo "Borgo Insigne"

il nuovo progetto teatro - danza de    il Teatro per la Vita

 

PERCHE' SCHIACCIANOCI

"Perchè ancora Giselle?" titolava l'anno scorso il suo ultimo libro Vittoria Ottolenghi, una delle massime esperte di danza in Italia; che equivaleva a chiedersi il perchè della danza classica: che cosa può dare ancora oggi in termini di emozioni, di spunti di riflessione, insomma di bellezza e di godimento per gli occhi e la mente e il cuore.
Lo stesso si sono domandati gli organizzatori dell'ultimo spettacolo allestito da Teatro per la Vita a favore della ricerca sul cancro: perchè ancora Schiaccianoci? Non basta che sia "il tradizionale balletto natalizio" perchè ambientato la Vigilia di Natale e pieno di regali e fiocchi di neve. La domanda forse era: questa fiaba può ancora toccare il cuore e la fantasia degli spettatori del XXI secolo?
La risposta era leggibile non solo nel numero di spettatori che domenica 30 novembre hanno gremito il bellissimo auditorium del Centro Asteria di Milano, ma nell'entusiasmo con cui gli interpreti lo hanno messo in scena, evidentemente "toccati" da una magia che non era solo la magia del Natale ma quella del sogno, del viaggio in terre lontane, dei primi palpiti dell'adolescenza. E di una fiaba, semplicemente, narrata con amore.
"Rivisitato", questo Schiaccianoci, non trasportandolo ai giorni nostri tramite erudite interpretazioni psicanalitiche (già viste e sentite, del resto): bensì inserendolo in una cornice, quella  ambientata ai giorni nostri, la cornice stessa della "narrazione". Un nonno cerca di appassionare i nipoti, smaliziati ragazzini 'moderni' cresciuti a cellulare e Playstation, ai passatempi che lo rendevano felice da piccolo: la pesca, i giochi più semplici, le fiabe da leggere e da ascoltare. Con la vicinanza del nonno i due nipoti rivelano ulteriori sfaccettature del proprio carattere, forse sconosciute anche a loro stessi; l'ipertecnologico Mattia, col suo linguaggio da chat o da sms, si scopre una mentalità ancora da… cavernicolo secondo cui all'uomo spetta procacciare il cibo con la caccia mentre la donna deve badare al focolare; mentre Chiara, "donna emancipata" che si batte per andare anche lei a pesca col fratello, confessa che non le dispiacerebbe essere una principessa con tanto di Principe Azzurro… magari montato non su un cavallo bianco ma su una fiammante auto rossa.
Grazie all'abilità di narratore del nonno, entrambi si lasceranno trascinare nel mondo di Clara, dove la notte più magica dell'anno diventa una 'porta' verso mondi di fiaba in cui l'accompagna il povero, infortunato Schiaccianoci divenuto uno splendido principe.
Bravissimi e spontanei i due giovanissimi attori Chiara Confalonieri e Mattia Massafra, spalleggiati dal 'nonno' Franco Meletti e, ancora una volta, dal corpo di ballo della Scuola di Danza 'Borgo Insigne' di San Colombano al Lambro diretta da Lucia Cecchini Galloni, un'altra splendida nonna che da oltre mezzo secolo trasmette alle giovani generazioni la sua grande passione per la danza (e proprio il 14 dicembre festeggerà i 25 anni della scuola Borgo Insigne). Ideazione, sceneggiatura e regia sono di Marco Piccinini ed Elena Pavesi con la gentile collaborazione del team tecnico 'I Moschettieri'. Ed è stato proprio Marco a concludere la serata con poche parole soltanto, "Vi abbiamo raccontato una storia…", per ribadire l'impegno di Teatro per la Vita e dei loro partner e amici, a favore di bambini meno fortunati di Mattia e Chiara, bambini che lottano contro la malattia, spesso con un coraggio sconosciuto o incomprensibile agli adulti.
 Millecento euro il ricavato netto dello spettacolo, che verrà devoluto direttamente agli istituti di ricerca (e va ad aggiungersi ai 2.700 euro già raccolti per l'AIRC). Per chi volesse dare una mano a Teatro per la Vita nelle attività di raccolta fondi per la ricerca oncologica pediatrica, i recapiti sono sul sito internet www.teatroperlavita.it.

Gigliola Foglia

curiosità

Quando ci siamo incontrati per pensare a quello che sarebbe stato il prossimo spettacolo del Teatro per la Vita, tante erano le idee e i progetti, alcuni nuovi altri meno. Volevamo, come era nostra consuetudine, creare un’atmosfera di festa visto anche il periodo natalizio in cui sarebbe andata in scena la prima rappresentazione ed inoltre che sia stato adatto anche ai bambini. Perchè non pensare al classicissimo schiaccianoci, la favola di Natale per eccellenza e un balletto nato appositamente per questo fantastico racconto. Alcuni però hanno avanzato qualche perplessità in merito a questa scelta dicendo che lo schiaccianoci era uno spettacolo oramai “trito e ritrito” e che era stato visto in tutte le salse. Questo, per certi versi, potrebbe essere anche vero ma ripensandoci bene ci siamo anche chiesti: perchè lo schiaccianoci è uno spettacolo “trito e ritrito”? Perchè tutti vogliono cimentarsi artisticamente in questa opera? I più grandi ballerini del mondo, a partire dal grande Nureyev , passando per Michail Baryshnikov per arrivare ai giorni nostri con Roberto Bolle, solo per citarne alcuni, si sono cimentati in questo splendido balletto. I più grandi e affermati coreografi si sono avvicendati creando varie versioni e interpretazioni di questa favola e alla fine siamo arrivati alla conclusione che se uno spettacolo era “trito e ritrito” un motivo ci doveva pur essere.
Per prima cosa abbiamo voluto saperne di più sullo schiaccianoci sul racconto e i suoi cambiamenti avvenuti nel tempo, sul balletto e la sua storia, volevamo raccogliere più informazioni possibili non dedicandosi solamente alla preparazione asettica di uno spettacolo prendendo spunti qua e la ma volevamo fare una vera e propria  ricerca. Trasmettere al nostro pubblico quanta storia, arte e cultura si respira guardando questo balletto e ci auguriamo veramente di riuscirci.
Per ora abbiamo preparato una selezione di testi e link prelevati da internet per conoscere meglio questa opera.

 

come raggiungere l'Auditorium

Tangenziale Ovest dei laghi uscita V.le Liguria
direzione V.le G. da Cermenate

       Mezzi pubblici
Linea 2 (verde) fermata: Famagosta parcheggio auto ATM
Tram linea 3 e 15 - Autobus 95

 

lo spettacolo

Due generazioni a confronto, due mondi apparentemente distanti ma invece incredibilmente vicini.
Un nonno e due nipoti, due bambini dei giorni nostri, acuti e disincantati contesi tra TV e playstation. Due bambini come tanti che vivono immersi nella tecnologia di tutti i giorni dove c’è sempre meno spazio per la fantasia. Dove il comunicare vuol dire usare msn e il regalo più richiesto per la prima comunione non è più l’orologio o la penna stilografica ma bensì un cellulare multimediale. Un nonno legato alle tradizioni e ai ricordi dove ogni suo racconto può diventare un’incredibile storia, un viaggio fantastico solo perchè è accaduto parecchio tempo fa.
Un nonno che vuole impedire ai propri nipoti che gli si atrofizzi l’immaginazione e la capacità di fantasticare. Un nonno che vuole che ritrovino interesse per le cose semplici e che imparino dalla dolcezza di una fiaba.
Siamo vicini a Natale, al ritorno da una passeggiata , avendo un po’ di tempo da passare insieme, il nonno convince i due nipoti a leggere una fiaba. Dapprima i due ragazzi sono alquanto restii pensando ad una noia mortale per poi, piano piano appassionarsi al racconto. Le feste di Natale sono imminenti e il nonno, per stare in tema, sceglie la fiaba dello schiaccianoci. Come per magia dal racconto si materializzano atmosfere e personaggi e i due bambini vivranno così all’interno della favola.
Riuscirà il nonno nella sua difficile impresa ?

un rigraziamento particolare a...

Tiziana Spinelli, creatrice del pupazzo protagonista "lo schiaccianoci" e l'aiuto che ha dato nell'allestimento scenografico dello spettacolo.

Emanuela Confalonieri, che ha sostituito all'ultimo minuto Claudio Sivilotti nella parte del magico Drosselmeier

Stefania Burlini, che è stata la cassiera al botteghino del teatro

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lo schiaccianoci creato da
Tiziana Spinelli

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Regia: Marco Piccinini - Elena Pavesi
Direzione Artistica: Elena Pavesi
Coreografie: Lucia Cecchini Galloni
Testi e Sceneggiatura:
Marco Piccinini -  Elena Pavesi

Cast

il nonno: Franco Meletti
i nipoti:

Chiara Confalonieri - Mattia Massafra
Drosselmeier: Emanuela Confalonieri

mamma di Clara: Elena Pavesi
Clara: Antonella Cesari

il Principe: Mattia Favalli
la Fata Confetto: Serena Bassanetti

il Corpo di Ballo Borgo Insigne
diretto da
Lucia Cecchini Galloni

con la gentile collaborazione del
team tecnico "i Moschettieri"
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la favola

E’ la vigilia di Natale. Il misterioso Drosselmeier, giocattolaio e orologiaio del paese discendente da una antichissima famiglia di alchimisti, prepara i suoi doni; è stato invitato da una ricca vedova e dalla giovane figlia Clara per trascorrere la festa di natale. Gli altri invitati si recano al palazzo non sapendo che avranno tante sorprese. Durante la festa Drosselmeier mostra il suo fantastico dono: una bambola meccanica così perfetta da sembrare umana. Poi inizia a fare con gli ospiti dei giochi di ipnosi e numeri di magia; Clara resta molto turbata dalla presenza di Drosselmeier. Tutti gli invitati sotto l’influenza ipnotica di Drosselmeier cominciano a giocare, come dei bambini. Il giocattolaio alchimista regala a Clara una misteriosa bambola-Schiaccianoci a forma di soldato chiedendo alla ragazzina di averne molta cura e di non farsi influenzare dalla sua bruttezza. Le altre signore della festa invidiose del dono se ne impossessano e cominciano a lanciarlo fino a romperlo; Drosselmeier lo ripara e lo restituisce a Clara; La ragazzina ha una visione e immagina che lo schiaccianoci diventi un soldato vero.
La festa finisce, gli invitati vanno via e Clara rimane sola, ma, a mezzanotte, strane ombre si aggirano nella stanza e un terribile incubo assale Clara che si trova a combattere con fantasmi e un branco di Topi che la molestano.

 

Lo Schiaccianoci con la magia del giocattolaio prende le forme di un bellissimo soldato. Nevica e Clara vede tra i fiocchi di neve una bella regina, con il suo nuovo compagno intraprende un viaggio nel suo sogno fantastico.
Il viaggio di Clara è guidato dagli angeli che la portano con Drosselmeier in luoghi fantastici. Il soldato racconta a Clara la sua avventura e come per un maleficio è stato tramutato in Schiaccianoci. Le narra poi del suo viaggio per il mondo e appaiono i protagonisti di tutti gli incontri che ha fatto nei paesi che ha visitato nella sua missione di ricerca: la Spagna, poi l'Arabia dove ha conosciuto un giovane sceicco e il suo harem, la Cina, la Russia; nel tragitto ha incontrato una pastorella con la sua pecora, ha viaggiato assieme al circo, ed è poi giunto nella terra dei Fiori dove l'Ape regina danza con i grilli. Clara ha conosciuto l’amore e le sembra di vivere una favola dove lei è la principessa e lo Schiaccianoci il suo giovane principe: bello, intrepido e coraggioso. Ma poi il sogno svanisce. Il risveglio la ritrova nel giardino della casa paterna; le prime luci dell’alba riscaldano l'aria, Clara vede la bambola Schiaccianoci vicino a lei e comprende che era stato solo un sogno...ma in lei qualcosa è cambiato.